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Piergiorgio Bucci: la forza della determinazione

Piergiorgio Bucci: la forza della determinazione

 

Il cavaliere aquilano si racconta attraverso le tappe fondamentali della sua carriera da sportivo professionista con la semplicità e l’ironia di un vero campione.

Classe 1975, Piergiorgio Bucci è indubbiamente uno dei cavalieri italiani più forti di tutti i tempi.

Al di là dei risultati ottenuti in carriera, tanti e importanti, questo sportivo dimostra di avere una fibra d’acciaio celata dalla semplicità del sorriso.

"Il nostro sport è durissimo, capita spesso di fare qualche disastro, mentalmente è davvero logorante, ma i miei avvilimenti sono sempre durati 15 minuti al massimo.. poi attraverso la mia passione e la mia perseveranza ho sempre trovato il modo per incoraggiarmi e ripartire di nuovo!”

Brillante e auto ironico, grande lavoratore, innamorato dei cavalli e del percorso di vita che ha scelto, quando si racconta, lo fa con l’emozione negli occhi. Un’emozione forte, intensa e profonda, attraverso la quale palesemente rivive i ricordi indelebili delle esperienze vissute con tutti i suoi compagni di viaggio. La Coppa delle Nazioni riportata a Roma nel 2017 dopo 32 anni ne è la dimostrazione:

“.. 4 cavalli perfetti, 4 cavalieri forti, 4 amici incredibili.. è così che prendono forma queste vittorie importanti… a Roma eravamo talmente sicuri di potercela fare che ci sentivamo 4 leoni, è stata una sensazione incredibile..”

Cosciente del cambiamento intrapreso dallo sport negli ultimi 10 anni e fortemente ancorato al presente, gestisce con successo la sua attività in Belgio, dove si prende cura delle vecchie glorie e nel frattempo punta sui giovani.

“ Senza uno sponsor importante alle spalle oggi come oggi è difficile non vendere i cavalli quando te li domandano.. se mi chiedi, Casallo a parte, i migliori soggetti che ho mai montato, forse tu nemmeno li conosci, perché con loro ho fatto 3 o 4 concorsi poi ho dovuto venderli per esigenze di sopravvivenza..”

Un ragazzo con i piedi per terra, che racconta e analizza, a ragion veduta e con una buona dose di perfezionismo, le scelte che fa.

Insomma un uomo di cavalli a 360° che tra i preferiti sceglie i grandi classici!